• Home
  • tag-ambienteterritorio

Displaying items by tag: tag-ambienteterritorio ciccio

Mercoledì, 20 Novembre 2019 00:00

10.2.5C-FSEPON-SI-2018-7 ffff

“Il territorio costituisce l’identità straordinaria che ci connota e denota tutti, quindi diventa importante valorizzarlo”. Queste le parole delle docenti e degli esperti che hanno accompagnato i ragazzi del Liceo Pacasino di Marsala in un vero e proprio progetto di analisi del territorio e rigenerazione urbana. Tanti gli interventi realizzati per riqualificare la città di Marsala, attraverso la produzione artistica e culturale, l’adozione di luoghi e l’impiego di materiali riciclati per arginare il fenomeno del randagismo del quartiere. L’insieme di docenti ed esperti ha inteso educare i giovani al rispetto, alla cura e alla valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali attraverso attività di sensibilizzazione e formazione, da realizzare in rete con scuole del primo e del secondo ciclo, oltre all'Ente locale Comune di Marsala, all'Ente mostra di pittura contemporanea città di Marsala e all'Associazione Pachamama Factory di Marsala.

In particolare, nel modulo afferente la produzione artistica i ragazzi sono stati guidati attraverso la presa di consapevolezza dell’importanza del tema dell'inclusione dei migranti, e la riflessione ha condotto all’ideazione e alla realizzazione di un murales collocato su un prospetto della scuola, visibile nel quartiere limitrofo. La realizzazione - un murales delle dimensioni 6X6realizzato con pittura acrilica su pannelli e nato da un'idea degli studenti - è stata il frutto di un lavoro di squadra coordinato sia da un tutor con competenze specifiche che da un esperto dell'Accademia delle Belle arti, e rappresenta l'antropomorfizzazione del mare nell'atto di spingere e salvare, con i suoi capelli che si fanno onda, i migranti sulla terra, approdo sicuro illuminato da un faro che funga da guida e da orientamento.

Published in Progetti
Mercoledì, 26 Febbraio 2020 00:00

10.2.5A-FSEPON-LA-2018-28 ffff

Analizzare da vicino i cambiamenti del sistema climatico globale per promuovere tra le nuove generazioni comportamenti di responsabilità ambientale. Con questo intento è stato costruito il progetto dell’Istituto “Nicolucci-Reggio” che ha coinvolto più di 20 alunni in un percorso di analisi del patrimonio culturale (con percorsi di studio della dialettica e delle tecniche del teatro), di studio empirico del patrimonio naturale (attraverso attività di cura dell’orto didattico) e di esplorazione di quello paesaggistico, (attraverso l’attivazione di corsi di trekking e di educazione ambientale dialettica e tecnica del teatro). La conoscenza e il contatto con l’ambiente naturale sono strumenti cardine del progetto a supporto nella crescita in ambito culturale, ambientale e sociale. Tutto il Progetto 'Mother Earth' ha avuto la finalità di costruire una cittadinanza piena e di sensibilizzare le studentesse e gli studenti al proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico con l’obiettivo formativo di educarli alla sua tutela, trasmettendo loro il valore che ha per la comunità e valorizzandone a pieno la dimensione di bene comune ma anche il potenziale che può generare per lo sviluppo democratico del Paese.

Tutti i moduli svolti, che hanno fin da subito suscitato interesse e curiosità da parte degli alunni, sono risultati innovativi nelle metodologie di insegnamento e nelle attività didattiche proposte. L’approccio metodologico si è basato principalmente sulla didattica laboratoriale, cooperative learning e momenti dedicati pure alla lezione frontale. La finalità principale è stata quella di aver fatto sentire gli alunni protagonisti ma anche fruitori di un’iniziativa progettata e realizzata esclusivamente per loro.

Published in Progetti
Tagged under
Domenica, 09 Febbraio 2020 00:00

10.2.5A-FSEPON-CA-2018-25 ffff

Il progetto ha promosso il riconoscimento e la centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individuato nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale.

La conoscenza e l'adozione dei beni culturali del territorio sono una risorsa per la formazione e l’orientamento perché sviluppano la memoria personale e quella collettiva.

Ecco perchè questa attività modulare si è proposta di sottrarre all’oblio del tempo un patrimonio prezioso della storia del centro storico di Tocco Caudio, che vanta un passato glorioso alle spalle, ma è stato altresì funestato da una natura matrigna che l’ha raso al suolo più volte.

Dopo un'analisi della cosiddetta “città di pietra”, ovvero dei fenomeni urbanistici nella loro reale consistenza sul territorio, gli alunni sono stati guidati nel redigere una bibliografia, cioè operare una ricerca documentaria su quanti avevano scritto qualcosa sull’argomento centro storico, consultando libri, opuscoli, articoli, poesie.

Attraverso la consultazione del Catasto Comunale è stato possibile ricostruire i rilevamenti urbani operati in scala, ossia consultare le fonti cartografiche planimetriche per ricostruire l’evoluzione urbanistica del centro storico, a partire dal suo primigenio nucleo.
I dati raccolti hanno rappresentato l’approccio storico-tecnico al centro storico, integrato  poi col racconto emozionale e di vita di chi è nato in quell’area e ne ha goduto della bellezza.
Le interviste agli artigiani del luogo si sono resi poi disponibili nell’insegnare agli alunni le tecniche di intreccio del salice per la realizzazione di cesti e l’impagliatura di bottiglie, attività che attengono alla vocazione rurale di queste terre.

Le attività laboratoriali, parte integrante del percorso sono state poi finalizzate all’esposizione dei prodotti realizzati dagli alunni e degli attrezzi reperiti nelle uscite didattiche sul territorio presso le civili abitazioni o le aziende.

L’ultimo devastante terremoto del 1980 ha spopolato definitivamente il centro storico, di epoca longobarda, lasciando solo ruderi inghiottiti dalla fitta vegetazione. Ecco perchè, ripercorrendo le tappe della storia, gli alunni coinvolti hanno promosso una ripresa in termini storici, culturali e sociali di un bene inestimabile per riscoprire insieme le loro comuni radici.

Non è possibile ridare vita alle case diroccate e pericolanti, ma per i ragazzi dell'Istituto Foglianise dopo questo progetto, è ormai un imperativo riportare i tocchesi, e non solo, a solcare di nuovo quelle strade e quei vicoli strettissimi che urlano storia.   

Published in Progetti
Tagged under
Venerdì, 14 Febbraio 2020 00:00

10.2.5A-FSEPON-SI-2018-42 ffff

La vita di Giovanni Verga che si intreccia con la magnificenza dei borghi marinari catanesi.

Il modulo Il verismo verghiano oggi: I borghi marinari catanesi, realizzato dai ragazzi dell'Istituto Karol Wojtyla di Catania, ha avuto per oggetto la ricostruzione della cultura dell'epoca e un'analisi del rapporto di Giovanni Verga con la sua terra, attraverso la visita dei suoi luoghi letterari: la casa del nespolo e il borgo di Acitrezza, la fontana de 'I Malavoglia', i borghi marinari di San Giovanni Li Cuti e di Ognina, il palazzo della famiglia Trao a Vizzini, la Cunziria e il museo Verga, le chiese di Santa Chiara, di San Benedetto e la Casa museo di Giovanni Verga.
Durante il corso sono stati utilizzati testi e fotografie dell'autore, filmati dell'epoca, testimonianze degli abitanti, interviste, riviste e lavori di ricerca in piccoli gruppi.
Il lavoro ha portato alla realizzazione di una guida digitale attraverso la tecnologia del Virtual Tour, che grazie all’unione di fotografie panoramiche, restituisce una riproduzione a 360° dei luoghi ed ambienti legati allo scrittore.
La guida virtuale è disponibile a questo link

Published in Progetti
Venerdì, 15 Novembre 2019 00:00

10.2.2A-FSEPON-MA-2017-36 ffff

Il progetto è stato costruito a partire dalla consapevolezza che migliorare e approfondire le competenze chiave degli allievi in campo scientifico, matematico e linguistico è necessario per garantire lo sviluppo di una solida formazione iniziale che non solo riesca a compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali ma soprattutto contribuisca alla loro crescita come individui e come cittadini.

In particolare il modulo dedicato alle competenze scientifiche si è strutturato con una forte valenza empirica che ha consentito anche di coinvolgere maggiormente gli alunni, attratti sia dalla sperimentazione sul campo, ma anche dalla tematica oggetto di indagine, la quale li riguardava da vicino, essendo legata alla loro appartenenza territoriale.

Il modulo di scienze invece ha riguardato lo studio di una molecola fondamentale: l’acqua. Il lavoro è stato finalizzato all’individuazione dello stato ecologico dei fiumi della zona di Camerino, dove sono stati effettuati dei prelievi delle acque, a cui ha fatto seguito l'analisi dei campioni prelevati nel laboratorio della scuola. L'intero processo si è concluso con una completa valutazione dei dati sull’inquinamento, permettendo di definire i livelli di contaminazione dei due fiumi analizzati.

Il progetto, dopo una prima fase teorica svolta in aula, ha previsto una fase laboratoriale, con gli stessi studenti coinvolti nell’effettuazione di prelievi e campionamenti nei siti di indagine per indagare la salute delle acque.

Dopo i prelievi effettuati sui corsi d’acqua del territorio, i giovani liceali si sono recati presso l’impianto di depurazione delle acque reflue e di trattamento rifiuti liquidi di San Severino Marche, alla scoperta del trattamento delle acque reflue domestiche ed urbane mediante l’impiego dei fanghi attivi.  L’8 febbraio 2019 gli alunni si sono recati nello stabilimento di imbottigliamento dell'Acqua Rocchetta presso Gualdo Tadino. Un’uscita in linea con gli argomenti del progetto, che hanno spaziato dagli aspetti chimici dell’acqua fino all’inquinamento dei fiumi e dei ruscelli delle zone intorno Camerino.

I ragazzi si sono dedicati alle analisi chimico-biologiche, presso il laboratorio di scienze del Liceo, e poi presso i laboratori dell’Università di Camerino.

Alla fine gli studenti hanno rielaborato i dati ottenuti ed hanno prodotto una relazione finale con relativo poster scientifico.L’acquisizione del metodo scientifico ha consentito di potenziare l’analisi critica dei giovani.

 

Published in Progetti
Tagged under
Venerdì, 15 Novembre 2019 00:00

10.6.6A-FSEPON-LA-2017-53 ffff

Un progetto che si è rivelato una grande testimonianza di rete e collaborazione.

L’Istituto Superiore Biagio Pascal di Roma in collaborazione con i ricercatori del CNR e dell'Istituto Superiore di Sanità, ha coinvolto circa 30 studenti che hanno sperimentato la tecnica del fitorisanamento per bonificare alcuni siti contaminati da arsenico nel comune di Vetralla (VT). Oggetto della formazione una particolare tecnica che utilizza le piante per accumulare l’arsenico contenuto in terreni, acqua e aria, così da restituire un corretto stato ecologico ai siti contaminati. Il fitorimedio, ossia l’utilizzo delle piante per decontaminare i suoli, è una tecnologia alternativa, ecologica ed economicamente sostenibile, che gli studenti si sono affascinati ad apprendere.

Ogni studentessa e studente nel corso delle 120 ore di durata del modulo ha fatto un'esperienza di lavoro nei laboratori di ricerca presso l’IBPM del CNR e dell'ISS, impegnati da anni in tematiche di risanamento ambientale.

La filiera è stata organizzata effettuando la crescita delle piante su terreno contaminato presso l’IBPM-CNR e la parte riguardante le analisi chimiche del suolo e dei tessuti vegetali nei laboratori dell’ISS.

 

 

Published in Progetti
Tagged under
Venerdì, 15 Novembre 2019 00:00

10.2.5A-FSEPON-PU-2018-207 ffff

Il progetto degli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Racale, rivolto al “Rafforzamento delle conoscenze del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico”, è stato finalizzato alla costruzione di un itinerario multimediale attraverso il patrimonio storico culturale del paese salentino. Una sequenza di immagini interattive accompagnano lo spettatore alla scoperta del centro storico.
Nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza attiva, è infatti necessario sensibilizzare le nuove generazioni alla conoscenza del patrimonio del proprio territorio, perché imparino ad apprezzarne la bellezza e si impegnino a preservarla, attraverso ogni forma possibile di tutela e valorizzazione delle particolarità e dell’unicità dei beni materiali e immateriali che la storia locale ha saputo produrre. Tra le attività del progetto, gli studenti hanno dapprima reperito informazioni e testimonianze, anche visive, sul patrimonio locale, consultando la Biblioteca Comunale, e osservando e fotografando il centro storico durante le uscite.

Le informazioni raccolte dai singoli gruppi di osservazione sono state così rielaborate per poi assemblare i lavori di restituzione.

 

Published in Progetti
Tagged under
Venerdì, 15 Novembre 2019 00:00

10.2.5C-FSEPON-CA-2018-31 ffff

“Cos'è per te la bellezza?”: il team di Officinae Efesti è partito da questa domanda per indagare la relazione fra estetica, territori periferici e le umanità che li abitano, facendo della periferia uno spazio emozionale, luogo privilegiato per le attività di promozione culturale.

Sono così state ideate una serie di attività culturali e didattiche per le periferie urbane, quali luoghi deputati ad accogliere e far crescere le progettualità culturali del futuro: esplorazione e mappatura dei territori attraverso il digital mapping, promozione e marketing del turismo sostenibile, indagine sulle ritualità campane, scoperta della sartoria d'eccellenza, digitalizzazione archivi, progettazione culturale, prassi antropologica teatrale. 

Attraverso laboratori interdisciplinari, incontri ed esplorazioni del patrimonio culturale, il progetto La Grande Bellezza ha coinvolto bambini e giovani dell’ICS Aldo Moro di Casalnuovo di Napoli, l’ICS Don Milani Capasso di Acerra, la Scuola Media Caporale di Acerra, il Liceo Artistico Majorana di Pozzuoli, costruendo una grande comunità territoriale formata da famiglie, artigiani, enti locali e imprenditori.

660 ore di laboratori formativi e 600 allievi  fra alunni delle scuole elementari, medie e superiori, coinvolti in un progetto dunque multidisciplinare che ha inteso rafforzare il legame tra i giovani e il territorio, ridando vita al patrimonio abbandonato, promuovendo il turismo sostenibile, eleggendo la periferia a spazio geografico ed emozionale dove condurre le attività di promozione culturale.

Il progetto si è sostanziato in quattro restituzioni pubbliche in forma di parata, che hanno attraversato contesti urbani e sociali oggetto dell'azione di valorizzazione.

Published in Progetti
Giovedì, 14 Novembre 2019 00:00

10.2.2A-FSEPON-FR-2018-16 ffff

Vista la particolare posizione geografica di Gorizia, città segnata dalla lunga permanenza, fino al 1918, sotto il dominio asburgico, e caratterizzata, fino al 2004, da un confine al suo interno, il progetto ha proposto un itinerario di ricerca sul campo volto a far acquisire la conoscenza di com'era la percezione del confine prima dell'ingresso della Slovenia nell'UE e della sua sottoscrizione al Trattato di Schengen. È di fondamentale importanza conoscere le radici del proprio popolo e studiare la nascita e la storia delle proprie terre, perché questo ci rende cittadini consapevoli e adulti responsabili. Con questo intento i giovani studenti dell’IC Gorizia 1 hanno studiato come la caduta del confine abbia cambiato la quotidianità degli abitanti delle due Gorizie e sono stati condotti attraverso quei cambiamenti avvenuti nell'ambito della mobilità delle cose e nelle relazioni tra le persone. Gli studenti hanno consultato fonti del passato, analizzato video, intervistato testimoni privilegiati ed esplorato luoghi.

Tra le tappe principali del percorso la visita alla Piazza Transalpina, al Museo del Confine, al Kit infopoint transfrontaliero, la visione del cortometraggio “Passeranno anche stanotte” e la conduzione del dibattito con il regista Matteo Oleotto, l’incontro e il dibattito con il regista Cristian Natoli, la visione del documentario “Allamhatar” sul dualismo delle città di confine, la visita di Villa de Nordis per ripercorrere la storia del Novecento attraverso la vita della contessa Lyduska e la storia del confine spostato.

Published in Progetti
Tagged under
Giovedì, 14 Novembre 2019 00:00

10.2.5A-FSEPON-PI-2018-43 ffff

120 ragazzi dagli 11 ai 14 anni hanno riportato in luce la memoria relativa al più antico edificio scolastico di Cuneo per l’istruzione elementare, datato 1893.

Un pezzo di storia d’Italia custodito in circolari, registri, documenti e antichi materiali didattici che sono diventati gli elementi di un percorso espositivo multimediale, realizzato con materiali ecologici e riciclabili.

Il modulo ha così permesso di allestire una mostra aperta al pubblico su oggetti e documenti appartenenti all’archivio scolastico (dall’Ottocento a oggi). Al termine del percorso è stato realizzato anche un video documentario, con l’intervista a un antifascista sopravvissuto alle torture delle Brigate Nere che requisirono l’edificio negli anni ’40.

ll progetto ha coinvolto i ragazzi nel lavoro artigianale, valorizzandone, attraverso il coinvolgimento di figure professionali del mondo dei beni culturali, diverse caratteristiche formative, dall'aspetto creativo alla manualità, dalla cultura pratica alla comunicazione della storia dei luoghi.

Un approccio che ha permesso ai ragazzi non solo di avvicinarsi alla storia, ma anche di imparare a comunicarla. 

 

 

Published in Progetti
Pagina 1 di 2