Le difficoltà e gli ostacoli della didattica a distanza, ma anche i risultati, le soddisfazioni e le competenze acquisite attraverso il progetto PON dedicato a “Coding e computer: Alcamo in videogame”. Sono gli alunni dell’Istituto Comprensivo Nino Navarro di Alcamo (Tp) a esprimere in prima persona i risultati dell’esperienza significativa portata a termine in modalità a distanza, che ha permesso, al di là delle comprensibili difficoltà, di sviluppare capacità digitali e di problem solving.
Il progetto PON dell’istituto siciliano, rivolto ai cosiddetti “nativi digitali”, ha puntato infatti allo sviluppo di conoscenze e abilità relative al connubio tra "cittadinanza digitale" e "pensiero computazionale", con l’obiettivo di favorire il cambiamento di ruolo del bambino e dell'adolescente nei suoi rapporti con il mondo digitale. Da utilizzatore inconsapevole di dispositivi di vario tipo (smartphone, tablet, notebook) a conoscitore di applicativi specializzati fino ad assemblatore materiale dei componenti per la realizzazione di un device personalizzato.
I primi due moduli, dedicati alle classi quarta e quinta della primaria, hanno avuto come obiettivo l'assimilazione del coding, passando infine alla realizzazione di un videogioco. Il terzo modulo ha visto impegnati gli alunni della classe prima della secondaria di I grado, che attraverso una gara sul raffronto tra i Diritti Fondamentali e le Costituzioni hanno appreso l'utilizzo degli strumenti di condivisione dei documenti. Il quarto modulo, rivolto a un gruppo di alunni delle classi seconde della secondaria di I grado, ha previsto l'esperienza di creare da sé il proprio PC, a partire da componenti commerciali da assemblare in modo customizzato. Un percorso ricco e articolato per approdare al making, come preludio ad ulteriori esperienze come la robotica educativa.
I protagonisti del progetto lo raccontano qui.