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150mila Euro è l’importo del progetto PON che ha offerto al Liceo Musicale di Anzio l'opportunità di creare soluzioni sempre nuove per lo sviluppo creativo degli studenti, come l’allestimento di uno studio di registrazione e di un laboratorio di tecnologie musicali che rappresentano i luoghi principe dove oggi i ragazzi sono in grado di creare e perfezionare la propria musica.
Il progetto è nato da un bisogno condiviso di adeguare e variare in modo funzionale e all’avanguardia gli ambienti scolastici del liceo musicale e si è basato sulla rimodulazione degli spazi, da intendersi come spazi aperti, flessibili e variamente allestibili, che consentissero il superamento del gruppo classe tradizionale per operare a classi aperte, per gruppi di livello e/o classi strumentali.
Ecco perchè si è optato per la creazione di ambienti funzionali, dotati di tecnologie professionali e attrezzature modulari a integrazione delle strutture e delle strumentazioni già esistenti ispirandosi a criteri di innovazione e inclusione.
Tutto questo anche in stretta interconnessione con il mondo del lavoro, a cui da sempre si ricollega il piano formativo della Scuola.
Proprio nell'ambito del medesimo laboratorio si è potuto infatti anche concretizzare il progetto di creazione di una web radio della scuola, il cui palinsesto si popola ogni giorno di eventi e appuntamenti ideati, scritti e prodotti dagli studenti, che in questo modo diventano protagonisti di una vera e propria esperienza professionalizzante.
Ecco come, grazie alle tecnologie messe a disposizione dal finanziamento, si è dato vita ad un Polo tecnologico musicale (Civic Center) aperto al territorio, in grado di rispondere alle aspettative sia di quella parte di popolazione scolastica che non frequenta il liceo musicale sia più in generale della comunità locale.
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Nella scuola secondaria Casavola D’Assisi è stato condotto un progetto PON sul pensiero computazionale che ha avvicinato i giovani studenti all’impiego della tecnologia nella realizzazione di attività prima intese “ordinarie”.
E così i ragazzi si sono approcciati all'impiego di CUBASE 5, un software che consente di registrare e produrre brani musicali in formati diversi (uno fra i sequencer più comunemente usati per le applicazioni audio su piattaforma Windows) con cui hanno testato le proprie capacità di montare sequenze musicali per dar vita a brani originali. L'esperienza è stata anche arricchita da una visita presso il MUST di Bari, Music Academy Recording Studio, diventata negli anni punto di riferimento di artisti italiani non solo per la qualità delle sue produzioni ma anche per la partnership musicale e culturale con artisti non solo nazionali che ormai rende questo studio di registrazione un vero e proprio ponte con l'Europa.
I nativi digitali così, hanno scoperto come quei device a loro tanto familiari, ma finora impiegati solo per attività ludiche, possono trasformarsi in veri e propri sussidi didattici per imparare in maniera “divertente” e aprirsi una porta per far diventare le proprie passioni, un impiego futuro.
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Nel corso del modulo VirtualMente del progetto denominato MediaEvo, gli alunni dell'IC Notaresco (Teramo) hanno creato una serie di contenuti multimediali finalizzati alla promozione del patrimonio culturale del loro paese.
Attraverso escursioni multimediali, hanno per prima cosa acquisito nozioni sul patrimonio del territorio che li circonda, hanno poi imparato a descriverlo con un linguaggio idoneo a coinvolgere il pubblico e a strutturare una sequenza di azioni per la creazione dei contenuti multimediali. Hanno inoltre imparato a conoscere gli strumenti hardware e software più utili alla realizzazione di tour virtuali con video e foto e a condividerli attraverso diverse piattaforme digitali. Hanno in questo modo sperimentato come i contenuti a 360° possano essere diffusi e fruiti in tutto il mondo, permettendo la visita virtuale in qualsiasi momento e a qualsiasi latitudine, abbattendo, di fatto, le barriere geografiche.
Dall'approccio iniziale alla narrazione del proprio paese attraverso fotografie e video, fino alla realizzazione di veri e propri video documentari per la valorizzazione dei monumenti artistici più significativi.
Dalla creazione di un fumetto avventuroso ambientato tra le abbazie di Santa Maria di Propezzano e San Clemente al Vomano fino alla realizzazione di un grande murales per riqualificare un muro malconcio.
I contenuti, da loro realizzati e attualmente online, possono essere fruiti anche localmente dalle scuole in maniera propedeutica (o in sostituzione) alla visita d'istruzione reale o anche come compito in classe o a casa.
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“Cyberbullismo? Anche no!”. È il titolo del progetto con il quale i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale Rogasi di Pozzallo (Rg) hanno affrontato un tema di drammatica attualità.
Attraverso la realizzazione di un video di animazione, gli studenti hanno messo in scena la storia di un ragazzo vittima di bullismo che riesce a superare la violenza e la sopraffazione subita grazie all’intervento dei suoi compagni e delle forze dell’ordine. Un racconto che invita alla riflessione, attraverso un linguaggio comune alle giovani generazioni.
Il lavoro é stato svolto in gruppi all'interno dei quali i ragazzi hanno potuto acquisire competenze di base sull'iter progettuale: dalla sceneggiatura alla scrittura dello storyboard dettagliato con le inquadrature, i tagli e i dialoghi.
La realizzazione ha previsto un approccio tecnico al software Muvizu che è stato impiegato per la realizzazione dei personaggi e l'ambientazione del cartoon.
Di particolare importanza la fase del doppiaggio, per la quale i ragazzi hanno recitato e registrato i dialoghi per poi inserirli nel cartoon.
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La vita di Giovanni Verga che si intreccia con la magnificenza dei borghi marinari catanesi.
Il modulo Il verismo verghiano oggi: I borghi marinari catanesi, realizzato dai ragazzi dell'Istituto Karol Wojtyla di Catania, ha avuto per oggetto la ricostruzione della cultura dell'epoca e un'analisi del rapporto di Giovanni Verga con la sua terra, attraverso la visita dei suoi luoghi letterari: la casa del nespolo e il borgo di Acitrezza, la fontana de 'I Malavoglia', i borghi marinari di San Giovanni Li Cuti e di Ognina, il palazzo della famiglia Trao a Vizzini, la Cunziria e il museo Verga, le chiese di Santa Chiara, di San Benedetto e la Casa museo di Giovanni Verga.
Durante il corso sono stati utilizzati testi e fotografie dell'autore, filmati dell'epoca, testimonianze degli abitanti, interviste, riviste e lavori di ricerca in piccoli gruppi.
Il lavoro ha portato alla realizzazione di una guida digitale attraverso la tecnologia del Virtual Tour, che grazie all’unione di fotografie panoramiche, restituisce una riproduzione a 360° dei luoghi ed ambienti legati allo scrittore.
La guida virtuale è disponibile a questo link.
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Scriveva nel 1932 il rev. Scotto “La storia di Procida è storia marinara, storia di remi e di vele, storia di lenze e di reti, storia di pesce e di traffico marittimo”.
Oggi la realtà sociale soffre per una grave situazione di disagio giovanile, a cui si tenta di rispondere con un’offerta formativa inclusiva e proiettata nel mondo del lavoro.
A tutt’oggi l’economia dell’isola si basa principalmente sul lavoro marittimo che permette uno standard di vita medio-alto.
Per Procida l’amore e il rispetto del mare non rientrano solo in una dimensione economica, ma sono dei veri e propri stili di vita. Lo sa bene anche l’Istituto Nautico Caracciolo che ospita, accanto al preesistente laboratorio di macchine, un simulatore nave elettrica e un simulatore RADAR, acquistati nell’ambito di un finanziamento FESR del PON sui laboratori innovativi. E cosa c’è di più innovativo se non la creazione nella scuola di una perfetta realtà virtuale con strumentazioni che, una volta diplomati, gli studenti troveranno a bordo delle navi?
Il laboratorio realizzato simula una engine room reale in modo da creare un ambiente complessivo di apprendimento aderente a quello lavorativo, tale che i giovani studenti votati a rispettare la tradizione locale, siano pronti a mettere al servizio della comunità le più moderne nozioni dell’arte della navigazione.
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Dal 2010 il Marconi di Padova è l’unico Istituto del Triveneto ad aver ottenuto l’opzione “Conduzione del mezzo aereo” in cui sono approfondite le tematiche relative al trasporto aereo e dal 2012 l’istituto ha anche ottenuto il riconoscimento dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) per il conseguimento della licenza FISO.
Dal 2016 l’istituto è socio fondatore dell’ITS “Marco Polo” di Venezia (Logistica portuale e aeroportuale, Settore ferroviario).
Questa decisa inclinazione verso la formazione dei profili professionali da impiegare nel settore aeronautico ha portato a sentire l’esigenza di un'area di simulazione per il controllo del traffico aereo integrata con postazioni per il pilotaggio di aeromobili. Riproducendo il traffico aereo presente in aerovia, in avvicinamento e in aerodromo, gli studenti hanno potuto acquisire le competenze necessarie alla gestione del traffico aereo e in particolare di quello aeroportuale
Strategico il partenariato con Enav nell’ambito dell’indirizzo Logistica e Trasporti, che ha consentito agli studenti coinvolti di sostenere l’esame di operatore FISO presso una commissione dello stesso ENAC.
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Il progetto dell'Istituto Galilei di Arienzo (Ce) è intervenuto sul rafforzamento delle competenze di base, attraverso la realizzazione di un vero e proprio blog. Un'esperienza che ha consentito ai 16 ragazzi coinvolti di rafforzare molteplici skills: comunicare correttamente nella lingua madre, imparare ad apprendere, progettare, risolvere problemi, interpretare informazioni e assemblarle rielaborandole.
L’intervento è stato articolato in due percorsi. Il primo di tipo propriamente linguistico, in cui i corsisti hanno reperito materiali, organizzato informazioni, prodotto articoli, implementato interviste, verificato testi, inserito link per la fruizione a vari livelli. Tra l'altro, gli articoli pubblicati hanno riguardato diversi focus: intervista alla Preside, visite guidate, open day, iniziativa dell'alunno del mese, diversificando così non solo il registro comunicativo a anche il livello di affondo nelle notizie indagate.
Il secondo percorso, di tipo tecnologico, ha invece fatto sì che gli alunni sperimentassero la formattazione dei testi, l’impostazione grafica del blog, l'utilizzo di software di editing video.
I ragazzi hanno alternato momenti di lavoro individuale ad attività di cooperative learning.
Inoltre, nelle ultime lezioni afferenti il Progetto, hanno effettuato un passaggio di consegne agli studenti che avrebbero continuato a frequentare l’Istituto nell’'anno scolastico successivo e il blog è tutt'ora utilizzato dagli alunni dell’Istituto.
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Da fruitori a creatori di un'App per la conoscenza del territorio.
Il progetto realizzato dall’istituto di Sarzana (Sp) ha coinvolto gli studenti in un’esperienza di didattica innovativa che ha permesso di giungere alla ideazione e creazione di un prodotto tecnologico: un’App ludico-turistico dedicata al territorio di Sarzana.
Gli studenti dei moduli hanno partecipato ad attività inclusive che hanno permesso loro di approcciare il pensiero computazionale in modo diretto e coinvolgente, attraverso uscite sul territorio, momenti di confronto, lavori di gruppo e con l’uso di nuove tecnologie digitali.
Un percorso articolato che ha permesso sia lo sviluppo di competenze trasversali, sia l’uso smart e attivo delle tecnologie.
Grazie a questa attività gli studenti sono stati guidati in riflessioni su varie tematiche: ambiente, partecipazione attiva, padronanza di competenze per la vita, cittadinanza digitale.
Gli alunni sono così passati da essere membri dell'ambiente di apprendimento a veri ricercatori della conoscenza, progettando e realizzando prodotti complessi.
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Il progetto è stato pensato nella consapevolezza che per contrastare efficacemente i fenomeni del disagio giovanile e della dispersione scolastica siano necessari interventi formativi finalizzati a elevare negli studenti le competenze chiave per il successo scolastico e formativo. La scuola si è fatta presidio di tutela del recupero motivazionale, della fiducia in sè stessi e nella società in cui si vive, per contribuire attivamente alla crescita di cittadini del domani più responsabili e consapevoli. Il percorso formativo è stato finalizzato a formare gli studenti portandoli a una maggiore conoscenza della specificità del linguaggio audiovisivo, permettendo loro di recepire in modo più critico e consapevole i prodotti audiovisivi con cui vengono quotidianamente in contatto attraverso il web e gli altri mezzi di comunicazione.
Attraverso la tecnica dello stop motion gli allievi sono stati coinvolti in tutte le fasi della realizzazione di un audiovisivo, consentendo loro di conoscere e sperimentare i diversi ruoli che concorrono alla creazione di un cortometraggio. Le attività hanno coinvolto anche alunni con disabilità sviluppando la creatività attraverso attività manipolative per il miglioramento della motricità fine/grossolana. Alla realizzazione del progetto ha contribuito anche il Comitato Provinciale Unicef e i ragazzi del servizio civile del centro accoglienza di Castellaneta, a dimostrazione di come le azioni di rete producano sempre risultati di livello.