Scriveva nel 1932 il rev. Scotto “La storia di Procida è storia marinara, storia di remi e di vele, storia di lenze e di reti, storia di pesce e di traffico marittimo”.
Oggi la realtà sociale soffre per una grave situazione di disagio giovanile, a cui si tenta di rispondere con un’offerta formativa inclusiva e proiettata nel mondo del lavoro.
A tutt’oggi l’economia dell’isola si basa principalmente sul lavoro marittimo che permette uno standard di vita medio-alto.
Per Procida l’amore e il rispetto del mare non rientrano solo in una dimensione economica, ma sono dei veri e propri stili di vita. Lo sa bene anche l’Istituto Nautico Caracciolo che ospita, accanto al preesistente laboratorio di macchine, un simulatore nave elettrica e un simulatore RADAR, acquistati nell’ambito di un finanziamento FESR del PON sui laboratori innovativi. E cosa c’è di più innovativo se non la creazione nella scuola di una perfetta realtà virtuale con strumentazioni che, una volta diplomati, gli studenti troveranno a bordo delle navi?
Il laboratorio realizzato simula una engine room reale in modo da creare un ambiente complessivo di apprendimento aderente a quello lavorativo, tale che i giovani studenti votati a rispettare la tradizione locale, siano pronti a mettere al servizio della comunità le più moderne nozioni dell’arte della navigazione.