Riscoprire i valori dell'amicizia e dell'accettazione delle diversità attraverso le storie di Sepùlveda e stimolare la curiosità verso la lettura e la disposizione ad apprendere per la conquista di specifiche competenze linguistiche: questii due obiettivi principali che questo progetto ha inteso perseguire.
Il modulo è stato strutturato su 30 ore ed è stato rivolto agli alunni delle quinte scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, in un’ottica di continuità educativa e didattica, con priorità a quegli alunni che sono a rischio di abbandono e di dispersione scolastica.
Gli scenari di avventura creati dallo scrittore cileno nei suoi romanzi hanno consentito ai ragazzi di applicare vere e proprie strategie di ascolto finalizzato e di ascolto attivo, riflettendo sulle situazioni presentate, nelle quali i bambini hanno potuto esprimere la propria opinione, il proprio giudizio e confrontarsi criticamente con gli altri.
Il percorso ha previsto una lettura dei testi (a voce alta come momento di discussione con il gruppo, e silenziosa, per stimolare momenti di riflessione critica autonoma) seguita da un approfondimento dei contenuti e della struttura narrativa, per poi coralmente approfondire le varie tecniche di scrittura di un racconto, che hanno portato alla drammatizzazione teatrale della nota storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
E fra le emozioni di Zorba e di Fortunata i ragazzi hanno insieme riflettuto sui temi dell'amicizia, del coraggio, del rispetto dei propri limiti e della valorizzazione delle diversità.