Lo studio del cyberbullismo è diventato per gli studenti dell'Istituto Romanazzi di Bari un modo per prendere parte alla realizzazione di un vero e proprio cortometraggio, allo scopo di raccontare alcune delle dinamiche più oscure di questo fenomeno.
Si è partiti dalla considerazione che nel contesto attuale, l’utilizzo della rete e dei cellulari è divenuto il primo modo di comunicare tra i giovani. Di conseguenza, anche alcune forme di aggressione avvengono innanzitutto attraverso i social media. Diversi studi evidenziano come il cyberbullismo sia altamente correlato al bullismo in ambito scolastico: spesso ne è la continuazione oppure una rappresaglia alle violenze subite tra i banchi.
L'Istituto barese ha, con questo progetto, voluto riconoscere che il cyberbullismo si impone ormai come emergenza educativa per il mondo scolastico. E con questa azione progettuale ha voluto contribuire alla prevenzione e alla lotta di tutte le forme di violenza che si verificano nella sfera pubblica o privata, compreso il fenomeno del bullismo giovanile, declinato nella variante cyber, resa più complessa e accessibile grazie ai servizi online interattivi (e-mail, chat, instant messaging) e telefoni cellulari.
L’azione formativa costruita ha risposto all’esigenza di stimolare la discussione per capire in che modo gli studenti percepiscano il fenomeno del cyberbullismo e quali siano le loro abitudini nell’uso di telefonini e computer.
Questo ha consentito di tutelare i giovani e promuovere le loro capacità assertive, imparando a rispettare le opinioni e i sentimenti altrui mediante la realizzazione di Video Spot Pubblicità Progresso alla cui realizzazione peraltro, hanno partecipato attivamente.
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The clam
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progetto/modulo
studenti coinvolti
19ciclo scolastico
secondo ciclofinanziamento
€ 4.977,00descrizione
Lo studio del cyberbullismo è diventato per gli studenti dell'Istituto Romanazzi di Bari un modo per prendere parte alla realizzazione di un vero e proprio cortometraggio, allo scopo di raccontare alcune delle dinamiche più oscure di questo fenomeno.
Si è partiti dalla considerazione che nel contesto attuale, l’utilizzo della rete e dei cellulari è divenuto il primo modo di comunicare tra i giovani. Di conseguenza, anche alcune forme di aggressione avvengono innanzitutto attraverso i social media. Diversi studi evidenziano come il cyberbullismo sia altamente correlato al bullismo in ambito scolastico: spesso ne è la continuazione oppure una rappresaglia alle violenze subite tra i banchi.
L'Istituto barese ha, con questo progetto, voluto riconoscere che il cyberbullismo si impone ormai come emergenza educativa per il mondo scolastico. E con questa azione progettuale ha voluto contribuire alla prevenzione e alla lotta di tutte le forme di violenza che si verificano nella sfera pubblica o privata, compreso il fenomeno del bullismo giovanile, declinato nella variante cyber, resa più complessa e accessibile grazie ai servizi online interattivi (e-mail, chat, instant messaging) e telefoni cellulari.
L’azione formativa costruita ha risposto all’esigenza di stimolare la discussione per capire in che modo gli studenti percepiscano il fenomeno del cyberbullismo e quali siano le loro abitudini nell’uso di telefonini e computer.
Questo ha consentito di tutelare i giovani e promuovere le loro capacità assertive, imparando a rispettare le opinioni e i sentimenti altrui mediante la realizzazione di Video Spot Pubblicità Progresso alla cui realizzazione peraltro, hanno partecipato attivamente.