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Con questo progetto la scuola ha inteso promuoversi come luogo d’incontro, promotore di processi di partecipazione democratica e di accrescimento culturale dei propri allievi, esprimendo con la sua presenza, libertà, autonomia, solidarietà e garantendo una qualità educativa che consenta di diffondere la cultura oltre che l'istruzione di base. Nella consapevolezza che la scuola debba costruire un concreto argine contro il disagio ed il degrado sociale del contesto in cui opera, l’istituto scolastico S.Marco di Castellammare di Stabia ha inteso proporsi come un'agenzia educativa attiva arricchendo l’offerta formativa con attività integrative che rispondessero agli effettivi bisogni dell’utenza e delle famiglie, le quali spesso vivono il disagio sociale a causa di un elevato tasso di disoccupazione presente sul territorio.
Una scuola nuova dunque quella che nasce da questo nobile intento, che opera in modo positivo ed efficace nel pieno rispetto della centralità dell’individuo, dall’infanzia alla preadolescenza e che con questo progetto ha voluto offrire ai ragazzi un'occasione per non assuefarsi al linguaggio dell'illegalità, per abituarsi al rispetto delle regole e dell'altro come diverso.
Ecco il perché della Vela, disciplina in cui il rigore, la correttezza morale e il rispetto delle regole a bordo costituiscono gli ingredienti essenziali per la buona riuscita delle più impervie missioni.
Le uscite in barca, con la collaborazione della Lega Navale di Castellammare di Stabia, hanno consentito di conoscere il litorale, stabiese e hanno rappresentato un'occasione per vivere le regole dello stare insieme oltre che della vela intesa come sport, sperimentando le regole del collaborare insieme come team, pur valorizzando le competenze e le predisposizioni individuali di ognuno, migliorando l'autonomia e accrescendo l'autostima di ogni partecipante.
La proposta del progetto si è sviluppata a partire da azioni per prevenire l’insuccesso scolastico in un’ottica di curricolo verticale, e i momenti di didattica laboratoriale creatisi hanno fatto sì che gli insegnanti diventassero spettatori e partecipanti - oltre che registi - trasformando la conoscenza teorica in un sapere competente ed agìto, attivando un circolo virtuoso di riflessione sul significato di ciò che si apprende in relazione all’utilizzo di queste acquisizioni nella vita quotidiana.
Si è recuperato "il piacere di andare a scuola" e "di stare fisicamente insieme" in un tempo e società in cui sempre più spesso le relazioni virtuali si sostituiscono a quelle reali fatte di sguardi, fisicità, suoni, emozioni condivise.
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ll progetto "Scacco Matto" ha inteso indagare le logiche proprie del gioco degli scacchi per allenare il problem solving dei ragazzi e al contempo avvicinarli alla scuola come luogo di apprendimento aperto.
A partire dall'origine del gioco degli scacchi, arricchita da approfondimenti su leggende, aneddoti e antiche tradizioni e fino alla completa familiarizzazione con la scacchiera nella strutturazione e nelle sue implicazioni geometriche, si è giunti gradualmente a studiare le logiche insite nei singoli movimenti, nella cattura dei pezzi, secondo una gradualità via via più complessa dei motivi strategici e tattici e degli errori rilevanti.
Il concetto stesso di "combinazione" è stato poi trasversalmente riproposto nelle materie di studio più tradizionalmente intese, e le connessioni logiche sono state trasposte in altri "luoghi di apprendimento".
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Attraverso lo sport, e in particolare una disciplina poco conosciuta in Italia come il cricket, il progetto dell’ITS Marinoni di Udine ha voluto attivare un processo di integrazione socio-culturale per lo sviluppo delle competenze sociali e civiche.
Il gioco del cricket infatti è basato non solo su capacità tecniche e atletiche, ma si distingue in particolare per l'attenzione verso i valori della sportività e del fair play in campo.
Il coinvolgimento attivo ai alcuni profughi pakistani ha ampliato il valore didattico del progetto, toccando le tematiche dell'integrazione culturale, dell'accettazione delle diversità e dell'accoglienza, che hanno svolto un ruolo di supporto tecnico finalizzato all’apprendimento del gioco da parte degli studenti.
Il progetto ha così inteso offrire un contributo alla crescita dei partecipanti quali cittadini consapevoli, responsabili e attivamente protagonisti delle sfide della nuova società globale, valorizzando allo stesso tempo le differenze interculturali e il rispetto delle medesime.
Durante gli incontri, al fine di ottenere un efficace approccio alle problematiche, sono state utilizzate diverse metodologie didattiche (dalla lezione frontale al Problem solving, dal Tutoring e la Peer-education al Cooperative learning e Learning by doing), le quali, svolgendosi in contesti laboratoriali, hanno costituito di per sé occasione di sviluppo e di consolidamento di altre abilità trasversali, cognitive e metacognitive, sociali e relazionali, della capacità di autodeterminazione, di autovalutazione e di auto-responsabilità che hanno contribuito a fare di questo progetto un'esperienza unica.