E se le competenze linguistiche potessero rappresentare una leva strategica per aumentare il potenziale di occupazione professionale dei ragazzi? Anche la stessa lingua italiana, vista con l'occhio di chi guarda al futuro, potrebbe sembrare un universo da esplorare, e non più un assunto dato per assodato sui cui nessuno si sofferma.
Da queste premesse è nato il progetto del Liceo Classico G.B. Vico di Napoli, che ha reinterpretato una delle competenze base per costruire con gli studenti coinvolti un vero e proprio programma di crescita e di investimento nel futuro.
Il progetto è stato finalizzato al recupero e, in una seconda fase, al potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua madre applicando allo studio dell'italiano l'approccio funzionale normalmente usato per lo studio della L2.
Oltre che una valenza didattica, il progetto è stato finalizzato a garantire agli studenti una preparazione necessaria per sostenere l’esame volto al rilascio della certificazione linguistica in italiano, spendibile nel mondo del lavoro anche in paesi esteri, oppure nel panorama scolastico per l’insegnamento della lingua italiana.
L’approccio funzionale peculiare del progetto è stato rivolto alla fruizione di un museo all’aperto, distribuito nelle stazioni della metropolitana di Napoli. Ovvero il cosiddetto Metro dell’Arte, progetto per rendere più accoglienti e piacevoli i luoghi della mobilità pubblica napoletana, rendendo accessibile a tutti la bellezza di alcune tra le più belle opere dell’arte contemporanea.
Osservando le opere rappresentate gli studenti sono stati chiamati a mettere per iscritto le loro emozioni più profonde, le suggestioni e le connessioni suggerite, in uno sforzo comunicativo che ha comportato una conoscenza e un uso della lingua italiana oculati, per la ricerca di metafore, verbi e aggettivi che meglio potessero dar voce alle sensazioni
Un'attestazione formale, dunque, della conoscenza della propria lingua, per guardare al futuro con più forza e determinazione, ma anche un nuovo modo di comunicare, di rendere i propri pensieri e di trasferire emozioni prima che parole.
id item: 380
impara l'arte: l'italiano per dire, per fare, per imparare
istituto
avviso
progetto/modulo
studenti coinvolti
25ciclo scolastico
secondo ciclofinanziamento
€ 10.164,00descrizione
E se le competenze linguistiche potessero rappresentare una leva strategica per aumentare il potenziale di occupazione professionale dei ragazzi? Anche la stessa lingua italiana, vista con l'occhio di chi guarda al futuro, potrebbe sembrare un universo da esplorare, e non più un assunto dato per assodato sui cui nessuno si sofferma.
Da queste premesse è nato il progetto del Liceo Classico G.B. Vico di Napoli, che ha reinterpretato una delle competenze base per costruire con gli studenti coinvolti un vero e proprio programma di crescita e di investimento nel futuro.
Il progetto è stato finalizzato al recupero e, in una seconda fase, al potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua madre applicando allo studio dell'italiano l'approccio funzionale normalmente usato per lo studio della L2.
Oltre che una valenza didattica, il progetto è stato finalizzato a garantire agli studenti una preparazione necessaria per sostenere l’esame volto al rilascio della certificazione linguistica in italiano, spendibile nel mondo del lavoro anche in paesi esteri, oppure nel panorama scolastico per l’insegnamento della lingua italiana.
L’approccio funzionale peculiare del progetto è stato rivolto alla fruizione di un museo all’aperto, distribuito nelle stazioni della metropolitana di Napoli. Ovvero il cosiddetto Metro dell’Arte, progetto per rendere più accoglienti e piacevoli i luoghi della mobilità pubblica napoletana, rendendo accessibile a tutti la bellezza di alcune tra le più belle opere dell’arte contemporanea.
Osservando le opere rappresentate gli studenti sono stati chiamati a mettere per iscritto le loro emozioni più profonde, le suggestioni e le connessioni suggerite, in uno sforzo comunicativo che ha comportato una conoscenza e un uso della lingua italiana oculati, per la ricerca di metafore, verbi e aggettivi che meglio potessero dar voce alle sensazioni
Un'attestazione formale, dunque, della conoscenza della propria lingua, per guardare al futuro con più forza e determinazione, ma anche un nuovo modo di comunicare, di rendere i propri pensieri e di trasferire emozioni prima che parole.