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Le Smart Class dell'IC Casteller: la scuola come ponte con la comunità

16/03/2021 04:43
strumenti e approfondimenti
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Fare da ponte fra comunità, famiglie e scuole: questo l’ambizioso scopo dell’Istituto Comprensivo Casteller di Paese (Tv), che ha colto il periodo del primo lockdown forzato, non come interruzione del filo comunicativo con i propri ragazzi, ma anzi come pretesto per lavorare più a fondo su quella relazione.

Una scuola 2.0 che ha da sempre fatto della familiarità con il digitale il valore aggiunto della propria offerta formativa e che, nel contrasto all’emergenza sanitaria, ha dunque ricoperto un ruolo di apripista nella gestione della didattica a distanza. Non tutti gli alunni però, all’insorgere dell’emergenza, erano dotati di device e dispositivi per la didattica a distanza, così il contributo offerto dall’Avvio Smart Class del PON Per la Scuola, ha consentito di acquistare dotazioni informatiche (software e hardware) necessarie per garantire a tutti la connettività. Permettere di ricreare la comunità in un contesto diverso da quello dell’aula ha consentito anche quell’inclusività che è propria della filosofia della scuola rappresentata con un cartellone nell’atrio della sede principale, che cita “Non uno di meno”.

Sotto la guida preziosa della Dirigente Paola Rizzo, si è lavorato su tre componenti fondamentali: infrastruttura di rete, dispositivi e formazione di docenti e alunni, che i finanziamenti del PON hanno consentito di garantire.

Sono inoltre state messe in piedi classi capovolte, dove i ragazzi hanno potuto sperimentare un ruolo di maggior responsabilità mediante micro-lezioni atte a presentare alcune delle attività didattiche avviate in presenza e proseguite in DAD, i cui argomenti spaziavano dalla tecnologia alle energie rinnovabili, passando per teatro, danza e additive manufacturing. È in questo senso che lo strumento della DAD è stato sfruttato come opportunità per affinare una tecnica piuttosto che essere considerato “banalmente” come un impedimento.  Altresì dicasi per la Scuola Primaria dell’Istituto, che ha sviluppato un approccio di tipo relazionale con i bambini, i quali maggiormente hanno sofferto dell’interruzione della didattica in presenza. L’intervento delle famiglie, in questo caso, è stato fondamentale poiché ha permesso di proseguire con le attività didattiche avendo un aggiornamento costante sui progressi. Inoltre, l’utilizzo crescente di piattaforme (Scratch, Zaplycode, ecc.) ha permesso una modifica della didattica rendendola maggiormente innovativa.

Ecco le voci dei protagonisti della smart class di Paese: https://youtu.be/-L1V4vLLwmk.

Le Smart Class dell'IC Casteller: la scuola come ponte con la comunità

16/03/2021 04:43
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Fare da ponte fra comunità, famiglie e scuole: questo l’ambizioso scopo dell’Istituto Comprensivo Casteller di Paese (Tv), che ha colto il periodo del primo lockdown forzato, non come interruzione del filo comunicativo con i propri ragazzi, ma anzi come pretesto per lavorare più a fondo su quella relazione.

Una scuola 2.0 che ha da sempre fatto della familiarità con il digitale il valore aggiunto della propria offerta formativa e che, nel contrasto all’emergenza sanitaria, ha dunque ricoperto un ruolo di apripista nella gestione della didattica a distanza. Non tutti gli alunni però, all’insorgere dell’emergenza, erano dotati di device e dispositivi per la didattica a distanza, così il contributo offerto dall’Avvio Smart Class del PON Per la Scuola, ha consentito di acquistare dotazioni informatiche (software e hardware) necessarie per garantire a tutti la connettività. Permettere di ricreare la comunità in un contesto diverso da quello dell’aula ha consentito anche quell’inclusività che è propria della filosofia della scuola rappresentata con un cartellone nell’atrio della sede principale, che cita “Non uno di meno”.

Sotto la guida preziosa della Dirigente Paola Rizzo, si è lavorato su tre componenti fondamentali: infrastruttura di rete, dispositivi e formazione di docenti e alunni, che i finanziamenti del PON hanno consentito di garantire.

Sono inoltre state messe in piedi classi capovolte, dove i ragazzi hanno potuto sperimentare un ruolo di maggior responsabilità mediante micro-lezioni atte a presentare alcune delle attività didattiche avviate in presenza e proseguite in DAD, i cui argomenti spaziavano dalla tecnologia alle energie rinnovabili, passando per teatro, danza e additive manufacturing. È in questo senso che lo strumento della DAD è stato sfruttato come opportunità per affinare una tecnica piuttosto che essere considerato “banalmente” come un impedimento.  Altresì dicasi per la Scuola Primaria dell’Istituto, che ha sviluppato un approccio di tipo relazionale con i bambini, i quali maggiormente hanno sofferto dell’interruzione della didattica in presenza. L’intervento delle famiglie, in questo caso, è stato fondamentale poiché ha permesso di proseguire con le attività didattiche avendo un aggiornamento costante sui progressi. Inoltre, l’utilizzo crescente di piattaforme (Scratch, Zaplycode, ecc.) ha permesso una modifica della didattica rendendola maggiormente innovativa.

Ecco le voci dei protagonisti della smart class di Paese: https://youtu.be/-L1V4vLLwmk.

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